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Tonino Pride

Capita, di tanto in tanto, di imbattersi su internet in scritti di gente esaltata che offende gratuitamente, scrive quello che le pare e poi viene giustamente sottoposta ad una "selezione", come il mercato che ti taglia fuori se non hai nulla di buono da proporre. Poi ci sono personaggi che si ergono anche ad intellettuali e inventano rubriche denominate "il punto"o "la riflessione", giusto per darsi un tono.

Il vero sconcio

Allo squallore delle testate locali non c’è mai fine: mi capita di leggere oggi sul giornale “Senza Colonne”, diventato ormai giudice dei costumi della nostra realtà, locale o nazionale, una doppia pagina dedicata ad una retata di quelle che si ricorderanno nella storia d’Italia. A Brindisi sono state infatti tratte in arresto due prostitute che, sulla base della ormai vetusta legge Merlin, avendo esercitato in una casa d’appuntamenti, si sono viste raggiungere dai carabinieri.

Silenzio, parla il Pd. Sottotitolo: stiamo lavorando per voi.

Ripartiamo da quello che è successo sabato: in due piazze si è manifestato per obiettivi diversi, apparentemente. Una piazza chiedeva più famiglia ed un’altra più famiglie. Una piazza chiedeva più tutela per madre, padre, due figli e nonni; un’altra ammetteva che il costume si è evoluto e che è fuori dal tempo pensare che la famiglia sia una sola, un unico modello; di più: i laici non sono inventori di nuove unioni, direi che sono dei semplici osservatori della realtà ( privi di ideologia) e cercano di fornire una risposta adeguata a questa nuova realtà.

MA NON E' UNA COSA SERIA

In Italia centro-destra e centro-sinistra, nella più classica e collaudata tradizione provinciale da strapaese si affannano a trovare in Francia ciò di cui si sentono disperatamente orfani.
Da un lato c’e un centro-destra alla frutta che non ha perso tempo a mettere il cappello sulla vittoria di Sarkozy, nominato sul campo, da una sfilza lunghissima di esponenti nostrani il nuovo modello politico da imitare.

Nazisti, assassini semplici, terroristi: in una parola, laici.

Leggo con un certo stupore l’articolo apparso su Senza Colonne di sabato, a firma di Alessandro Quarta, intitolato “Funari e Rivera, i nuovi profeti” e sottotitolato “Lo specchio del nulla nei programmi Rai”.

Orgoglio fascista

Qualcuno diceva che siamo tutti uguali di fronte alla morte, ma non di fronte alla storia. Non appartengo allo schieramento della sinistra “portatrice della verità”, quella che con i fascisti non si sporca le mani; ma, da antiproibizionista ( sempre), trovo che i veri antifascisti, negli anni 70 e 80, bene avrebbero fatto a confrontarsi con personaggi che rivendicavano con orgoglio la loro fede totalitaria; invece quei finti antifascisti fornivano nuova “vita politica” a certa destra quando con questa rifiutavano di confrontarsi.

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