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Centrosinistra di Francavilla Fontana a rischio implosione

Qualche giorno fa un articolo scritto da Tito Boeri individuava egregiamente, nella vittoria di Obama, due punti da cui il centrosinistra italiano, e il PD in particolare, dovrebbero trarre ispirazione per poter indirizzare il loro cammino di novità: le primarie e l’uso di internet.

Errare humanum est, perseverare autem diabolicum

Quattro mesi fa si diede inizio agli incontri tra le forze del centrosinistra in preparazione delle amministrative 2009: fin da subito, tutti i partiti, ad eccezione di- e contrariamente a- Radicali Italiani, da un lato dichiararono la volontà di evitare ad ogni costo le primarie e dall’altro assunsero la disinteressata (ma chi ci crede?) posizione di disponibilità rispetto alle più varie proposte sui nomi del candidato sindaco. Si voleva far credere che la filosofia adottata per la scelta del candidato sindaco era “un nome vale l’altro”.

Vittoria radicale a Francavilla Fontana

Leggo che PRC, Democratici per la Costituzione, Sinistra Democratica, IdV e PdCI di Francavilla hanno inserito al primo punto del loro programma la proposta di istituzione dell’anagrafe degli eletti. Molto bene. Si tratta, nonostante i numeri e nonostante lo snobismo riservatoci, di una vittoria radicale, anche se come tutte le vittorie radicali essa è taciuta, silenziata o camuffata.

Prove per un cammino non solitario

Ieri sera abbiamo ufficialmente dato inizio ad un percorso di dialogo col centrosinistra "allargato". Si è raggiunto un accordo di massima relativo all’impegno comune per la creazione di una coalizione alternativa alla destra francavillese che ha governato negli ultimi quindici anni. Come avevamo preannunciato, noi radicali abbiamo posto immediatamente le nostre due questioni preliminari relativamente alle primarie e all'anagrafe degli eletti. La prima, ribadita con forza dal sottoscritto come unica strada in grado di rappresentare una crescita in termini numerici ma anche potenzialmente ca

MA NON E' UNA COSA SERIA

In Italia centro-destra e centro-sinistra, nella più classica e collaudata tradizione provinciale da strapaese si affannano a trovare in Francia ciò di cui si sentono disperatamente orfani.
Da un lato c’e un centro-destra alla frutta che non ha perso tempo a mettere il cappello sulla vittoria di Sarkozy, nominato sul campo, da una sfilza lunghissima di esponenti nostrani il nuovo modello politico da imitare.

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