- Inserito da: Lafayette
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Report settimanale di "Les Echos" sulle performances dei candidati alla Presidenza della Repubblica francese. Marine le Pen ed il suo FN resta in testa con il 26%. Ad inseguire, il riformista-rottamatore Macron rallenta la propria corsa e torna ad essere incalzato da François Fillon, colpito ma non affondato dalla messe di scandali nella quale si è ritrovato a sguazzare negli ultimi tempi. A sinistra conferma il discreto recupero il PS, unito dietro al suo nuovo campione Benoit Hamon ed il Front de la Gauche di Jean Luc Mélanchon, accreditato del 13% (di contro al 16 di Hamon). La candidatura di bandiera ecologista dell'europarlamentare Yannick Jadot si ferma al 2; peraltro un buon risultato vista la gravissima crisi di Europe Ecologie la quale ha perso quasi la metà della propria rappresentanza parlamentare in seno all'Assemblea Nazionale ed in Senato (sono approdati ad altre sponde ben 13 dei 27 onorevoli eletti nell'oramai remoto 2012). Con questi numeri l'unione delle forze progressiste potrebbe agevolmente consentire l'approdo al ballottaggio ed una vittoria non certo impossibile vista la quasi certezza di un confronto con la candidata frontista. Ma dal dire al fare infinita è la teoria degli ostacoli, dei fraintendimenti e degli impedimenti.Il tempo stringe ed i pourparler, avviati da qualche giorno, dovranno alfine approdare ad una conclusione sia essa una conferma della rottura o una ricostituzione della "belle alliance" di mitterrandiana memoria. Pena la ripetizione dell'incubo del 2002.
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