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Camera Cafè

Un programma televisivo, camera cafè, racconta le surreali conversazioni tra colleghi impiegati. Anche io oggi ho preso un caffè davanti a una macchinetta con dei colleghi di lavoro di orgogliosa militanza comunista. Con loro ho conversato di storia, politica, comunismo, Amerika (co' 'r kappa), diritti civili, guerra, pace: nei loro occhi ho letto un fervore antiamericano nemmeno paragonabile al loro pur enorme odio per Berlusconi, il che la dice tutta.

Uno su tre... se la fa!

Dati “sconvolgentemente scontati” quelli diffusi dal ministro Ferrero in relazione all’uso di droghe nel nostro Paese. Ancora una volta l’ideologia antiscientifica capitola di fronte ai risultati che non abbisognerebbero di alcun commento. Nel 2006 i morti per overdose sono stati 517 contro i 24mila per alcool, a testimonianza della superficialità con la quale si continua a ritenere la droga, solo per concezioni ideologiche, più pericolosa rispetto all’alcool. Negli ultimi tre anni sono poi aumentati del 45% i consumatori di marijuana, che ormai raggiungono l’enorme cifra di un Italiano su

Storie di ordinaria barbarie

Danilo Coppola fa parte di quella categoria di personaggi che si è soliti guardare con sospetto, come diceva Totò, a prescindere, e questa pensandoci bene, è già una condanna.
Niente di ironico nella battuta sia ben chiaro, stiamo di fronte al dramma di una persona, ma non è tollerabile che nel nostro paese si continui ad fare un uso della carcerazione preventiva o, per usare il gergo tecnico, della custodia cautelare, che è in aperto contrasto con la carta costituzionale e con i più elementari principi giuridici di uno stato di diritto.

Radicali esclusi dal palco del gay pride

Non c’è bisogno che mi ringrazi Francesco. Quel che ho detto l’ho detto perché ritenevo giusto si riconoscesse il lavoro svolto in tutti questi anni dai radicali.
Io sono una lesbica ideologicamente legata al comunismo, al principio giudicato utopistico della comunione dei beni, alla teoria economica basata sul costo del lavoro di marx.
Sono di parte quindi, ma certe cose non possono non essere riconosciute, soprattutto perché gli esseri umani, in genere, lavorano meglio se vengono stimolati.

Sfilate sì, confronto no.

La risposta di pubblico alla splendida iniziativa con Mina Welby, mi dà lo spunto per una riflessione triste sulla politica nostrana: erano assenti tutti i politici di destra e, tranne pochissime eccezioni, quasi tutti quelli di sinistra; è a quest’ultima, alla sinistra, che voglio rivolgermi lanciando un estremo appello.

E' CALATO IL SIPARIETTO

La chiusura della campagna elettorale a Lecce è giunta come una sorta di liberazione per i cittadini che in quest’ultimo mese si sono visti inondati da una marea inarrestabile di volantini, fac-simili, manifesti murali di tutte le fogge e le grandezze a ritrarre i volti candidati più o meno sconosciuti nel loro disperato tentativo di quei quindici minuti di celebrità di warholiana memoria.

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