blog di Sergio Tatarano

Stanze buie e bocche chiuse.

Non mi ha sconvolto affatto il silenzio del Sindaco Marinotti rispetto alla mia proposta di tenere le stanze di Palazzo di Città illuminate nella notte del 10 ottobre, in occasione della giornata mondiale contro la pena di morte. Si trattava di un assist servito su un piatto d’argento, una vetrina luccicante dietro la quale mostrarsi ai cittadini, semplicemente inserendo la propria faccia. Insomma, avevo chiesto di strumentalizzare una mia idea, ma non si è disposti neppure a questo.

Lettera al Sindaco di Francavilla Fontana.

Egr. Sig. Sindaco, Le scrivo per manifestare innanzitutto il mio più vivo ringraziamento per il voto unanime espresso da tutti i consiglieri in occasione dell’ultimo Consiglio Comunale sulla proposta di ordine del giorno avente ad oggetto la moratoria ONU delle esecuzioni capitali: si è trattato di un grande momento di crescita democratica per l’intera città di Francavilla Fontana.

Amato mio...

“Divieto con sanzione amministrativa applicabile dai vigili urbani per l'esercizio di quell'attività in strade frequentate da minori o vicino a luoghi di culto. E per i clienti multe non conciliabili, con il verbale che deve arrivare a casa”. E’ questa la soluzione che il Ministro dell’Interno ha proposto per combattere il fenomeno della prostituzione. La ridicolaggine della posizione di Amato è del tutto evidente tanto quanto ignorata dall’intero ambiente politico, che evita vilmente di riconoscere un principio tanto elementare di rispetto delle libertà.

Perché non voterò alle primarie.

Il percorso accidentato intrapreso dagli esecutori materiali (ma non ideatori)del PD è in realtà un viaggio già voluto e sognato molti anni fa da qualcuno che oggi viene escluso di fatto da ogni progetto che conta.L’idea di un Pd quale partito aperto, nuovo e antiburocratico ha lasciato il campo ad una realtà purtroppo diversa e nota a tutti: gli elettori del 14 ottobre andranno a compiere un atto di pura presenza, nel quale l’unico risultato in bilico è l’ultimo posto.

Il liberismo è di sinistra ?

Questa la domanda che Giavazzi e Alesina si sono posti nel loro ultimo libro. In realtà la loro è una affermazione vera e propria o, meglio, una conclusione preceduta da una lunga analisi nella quale si propongono di convincere il pubblico che l’apertura del mercato è una realtà tutt’altro che produttrice di ingiustizia.

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