Partito democratico

Lettera aperta (e leale) al segretario del PD di Francavilla Fontana

Caro Maurizio, ritengo opportuno ringraziarTi per aver ascoltato le mie esternazioni e per aver avuto il coraggio di invitare chi, come me, certamente non sarebbe venuto in piazza per sfilare, né per essere particolarmente benevolo nei confronti della segreteria e del gruppo dirigente, avendo lamentato il mancato coinvolgimento, fino ad ora, non mio ma delle proposte radicali o altre rispetto a quelle del PD ufficiale. Spero di essere riuscito a cospargere un pizzico di pepe o sale su una serata, diversamente, uguale a tante.

Il mio voto radicale

Sia chiaro una volta per sempre: questo (questo!) pd non mi rappresenta e io non sarò mai un suo iscritto. Sic stantibus rebus, può un radicale votare PD? Mi sono personalmente battuto per UN partito democratico, ho raccolto convintamente le firme a sostegno della candidatura di Marco Pannella a leader del pd (ricordo con orgoglio la firma del Presidente della Provincia di Brindisi) e trovo che l’ostinazione con cui si è voluta intraprendere la strada dell’accordo sia il frutto di una coerente posizione assunta fin dall’inizio.

Perchè voto Partito Democratico

Ci ho pensato a lungo ed alla fine ho dovuto fare i conti con ciò di cui Emma e Marco da lungo tempo ci preavvertono: lo so, abbiamo dovuto ingoiare un rospo, ma senza l'accettazione dell'unica forma di accordo propostaci dal PD, probabilmente il 15 aprile saremmo stati fuori dal Parlamento, cosa gravissima, in termini politici, non tanto per i radicali, quanto per l'Italia.

Pacta sunt servanda?

Ricapitoliamo: dopo aver in tutti i modi respinto qualunque proposta di apparentamento (Di Pietro sì, voi no), dopo essere addirittura andato a spulciare tra i nomi dei candidati radicali (Pannella no, d’Elia non sia mai), Veltroni propone, una decina di giorni fa, un accordo su una piattaforma di 9 sicuri eletti. Prendere o lasciare.

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