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- Inserito da: pippetto
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In Italia centro-destra e centro-sinistra, nella più classica e collaudata tradizione provinciale da strapaese si affannano a trovare in Francia ciò di cui si sentono disperatamente orfani.
Da un lato c’e un centro-destra alla frutta che non ha perso tempo a mettere il cappello sulla vittoria di Sarkozy, nominato sul campo, da una sfilza lunghissima di esponenti nostrani il nuovo modello politico da imitare.
Speriamo che lo spirito di emulazione sia limitato alla chiacchiera da Bar dello Sport, come d’altronde è costume italiota, capaci come siamo di banalizzare tutto, soprattutto le cose serie.
Tanto per cominciare infatti dubito che il neo-eletto presidente francese potrebbe essere accolto tra i marciatori del prossimo Family day, visti i suoi trascorsi di divorziato e la sua famiglia per così dire allargata.
Dall’altro lato assistiamo ad una sinistra che si appiglia disperatamente a Ségolène Royal, ma solo per il suo gradevole appeal femminile, senza contare che per molti versi essa rappresenta una sinistra superata, massimalista e priva di un autentico anelito liberale.
A noi radicali appassionano ben altri argomenti: la moratoria Onu sulla pena di morte, lo scandalo dei senatori esclusi, la necessità dell’amnistia subito, le riforme liberali della giustizia, la lotta per i diritti di libertà e di responsabilità .
giuseppe napoli