- In:
- Inserito da: pippetto
- Commenti: 0
Dichiarazione dell’avv. Giuseppe Napoli, segretario dell’associazione radicale Diritto & Libertà rese a margine della conferenza stampa di stamane.
Le recenti vicende, che hanno visto coinvolti Comune e provincia di Lecce con riferimento alla partecipazione diretta degli enti locali nei settori dei servizi e delle cd. utilites rappresentano la piena dimostrazione del pervasivo straripamento del potere pubblico e parapubblico nell’economia.
Ai radicali non interessa cavalcare la tigre di chi ha immediatamente invocato l’intervento delle procure.
Parimenti appare a dir poco risibile la proposta, avanzata da qualche parte di un codice etico, come se l’etica dei comportamenti potesse imporsi per legge.
Quello che piuttosto va ribadito con forza è che queste forme surrettizie di statalismo locale debbono essere immediatamente abbandonate.
La soluzione più vantaggiosa per il cittadino contribuente è quella della totale liberalizzazione e privatizzazione dei servizi.
Queste società che vedono la partecipazione mista o totale degli enti locali, la maggior parte operanti nel settore dei
servizi e delle cd. utilites, sono da sempre carrozzoni inefficienti e costosi, spesso agiscono in regime di monopolio, sono poco trasparenti, impediscono o drogano la libera competizione, riducono l’efficienza economica e configurano una vera e propria tassa occulta a carico dei contribuenti.
In un momento in cui si parla di liberalizzazione dei mercati e dei servizi e si discute animatamente sull’ammontare della finanziaria, su come agire per reperire i 35 miliardi di euro ritenuti necessari a portare il rapporto deficit /pil al di sotto del 3% e si richiede al contribuente uno sforzo enorme in termini di imposizione, il continuare a giustificare queste forme di assistenzialismo e di inefficienza significa persistere nella volontà di perpetrare un sistema antiliberale basato sul privilegio, sulle clientele con cui si impedisce di fatto lo sviluppo morale, prima che economico del cittadino.