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- Inserito da: Sergio Tatarano
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Mercoledì 30 maggio, alle ore 18:00, presso la Sala di rappresentanza del Comune di Francavilla Fontana si svolgerà un incontro-dibattito dal tema
"DI CHI è LA VITA? - Confronto su eutanasia- testamento biologico - accanimento terapeutico".
All'incontro parteciperanno
Mina Welby (moglie di Piergiogio Welby)
Dott. Sergio Tatarano (Ass. Luca Coscioni - Ass. Radicale Diritto & Libertà)
Sen. Euprepio Curto (Presidente AN Provincia di Brindisi)
Don Franco Galiano (Presidente Fondazione Bartolo Longo).
Moderatore: Giovanni Cannalire (Quotidiano di Brindisi)
L’importante iniziativa di mercoledì 30 sulle disposizioni di fine vita rappresenta un’occasione di confronto necessaria su un tema che ci riguarda enormemente e che sembra essere rimasto l’ultimo grande tabù per la classe politica italiana, ma non per i cittadini, sensibili a questo dibattito proprio perché emotivamente coinvolti.
Finalmente riusciamo a creare un momento di discussione tra voci contrapposte, fatto oltremodo raro nell’ambiente politico francavillese, troppo attento a non alterare gli equilibri su cui i partiti si reggono da decenni.
E’ per questo che vanno innanzitutto ringraziati i relatori che hanno deciso di partecipare ad un difficile e scomodo dibattito, che va sì risolto con i mezzi della politica, ma partendo dal vero, tragico vissuto di ognuno. D’altronde, la presenza di Mina, moglie di Piergiorgio Welby, è motivo di grande gioia personale, per chi, come me, ha accompagnato negli ultimi mesi di vita l’allora co-Presidente dell’associazione Coscioni, con una commossa partecipazione e con la lotta politica (anche attraverso la raccolta firme per l’indagine conoscitiva sull’eutanasia clandestina e la veglia in solidarietà allo stesso Piergiorgio, tenutasi proprio a dicembre a Francavilla e in altre 60 piazze in Europa).
Allora il silenzio e l’ipocrisia diffusi non aiuteranno certamente a risolvere il drammatico vissuto dei tanti Welby che aspettano, insieme al progresso scientifico, che qualcuno li aiuti a non soffrire oltre.