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- Inserito da: Francesco Mauro
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Il Comitato della Festa Patronale di Mesagne annullando l'accordo preso con le due cantanti Paola e Chiara perchè accortosi in ritardo che le due cantanti hanno aderito all'ultimo Gay Pride, ha riportato Mesagne in pieno Medio Evo. Allora come oggi si fa l'elenco dei libri che si possono leggere, delle canzoni che si possono ascoltare, dei cantanti che si possono esibire.
E' inoltre curioso pensare come con questa logica a Mesagne non potrebbero esibirsi, oltre a Paola e Chiara, cantanti come Niccolò Fabi, Tiziano Ferro, Marina Rei, Daniele Silvestri, Simone Cristicchi, Frankie Hi Energy, Silvia Salemi, Syria, Valentina Gautier, Momo per non nominare cantanti internazionali come Elton John, le T.A.T.U. e molti, molti altri ancora.
Si potrebbe obiettare che ognuno è libero di invitare e censurare chi vuole alle proprie feste. C'è una cosa però da sottolineare: la feste patronali sono organizzate dai comuni come feste cittadine per tutti i cittadini. E non è ammissibile che 1/3 dei fondi disponibili nella cassa comunale di Mesagne, come dichiarato dall'ex sindaco Incalza, sia stato utilizzato per discriminare una parte della cittadinanza, dal momento che quei soldi provenivano da tasse pagate da tutti i cittadini di Mesagne, di ogni razza e di ogni orientamento sessuale.